La Disfluenza.

La fluenza del parlato si può descrivere generalmente come "il naturale" scorrere del linguaggio. Per la maggior parte delle persone parlare in modo fluente è facile, risulta naturale e non richiede alcuno sforzo. Quando invece si parla di disfluenza ci si riferisce ad un non naturale scorrere del linguaggio e ad un interruzione nella fluidità del discorso.  Naturalmente un grado limitato di disfluenza è presente nel linguaggio di tutti noi come ad esempio quando inseriamo  dei suoni, pausa fra le parole come , come "ehm", "cioè", mentre parliamo che si definiscono interiezioni. Inoltre ci può capitare quando parliamo per correggerci o per chiarire alcuni significati del nostro discorso , possiamo utilizzare delle ripetizioni di intere parole o frasi. Ma tutto questo rientra nella normalità del livello di fluenza del parlato di ognuno di noi. In generale tutti possono avere un livello naturale disfluenza nel discorso. I bambini piccoli per esempio durante l'apprendimento del linguaggio possono manifestare un livello di "disfluenza” più elevato. Spesso in età prescolare, durante le prime fasi di acquisizione del linguaggio, i bambini possono presentare problemi di fluenza della parola, che si manifestano con esitazioni ad iniziare una frase, ripetizioni o prolungamento  della prima sillaba delle parole o anche con blocchi improvvisi. Molto spesso i genitori si chiedono come si fare a capire quando le disfluenze sono tipiche e rappresentano una fase dello sviluppo o quando sono atipiche e invece bisogna parlarne con uno specialista. Come accennato non è un fenomeno raro che i bambini piccoli abbiano disfluenze, infatti in alcuni casi può accadere che ad un certo punto dello sviluppo del linguaggio, alcuni bambini presentano una disfluenza, questo si verifica solitamente intorno ai 2 anni e mezzo e i 3 anni. In questo caso parliamo di una disfluenza "normale" o tipica, dell’età infantile. I periodi di disfluenza in questo caso possono alternarsi anche a periodi di normale fluenza e nella maggior parte dei casi scompaiono spontaneamente. I bambini dai due anni e mezzo tre, hanno un esplosione del vocabolario che si espande rapidamente  e insieme a questo devono imparare le regole grammaticali, la sintassi che piano piano gli aiuterà a formare frasi più complesse da "mamma acqua" fino a "mamma metti l'acqua nel bicchiere". I bambini arrivano ad elaborare pensieri complessi e può capitare che i loro organi fono articolatori non siano ancora maturi abbastanza per fare una sorta di traduzione, dei pensiero in parole con altrettanta velocità. Tutto questo può correlare con una difficoltà a mettere insieme tutte le parti del discorso che può pertanto essere interrotto da alcune ripetizioni, e si può associare a questo una disfluenza che si riferisce alle interruzioni che sono considerate “normali” all’interno discorso.

Diversa e meno tipica è la disfluenza che si manifesta con interruzioni, blocchi, ripetizione di sillaba molto  accentuate  e spesso associate anche ad una eccessiva tensione muscolare. Quando  i  bambini  apprendono le parole ed il linguaggio, le variazioni di fluenza possono apparire e scomparire ma è opportuno prestare attenzione al tempo trascorso dall'insorgenza della disfluenza, Altri fattori molto importanti da considerare sono la  familiarità per il problema di disfluenza, l' età di insorgenza, il sesso del bambino, il periodo di tempo in cui si è protratto e i tipi e la frequenza delle disfluenze osservate nel parlato del bambino.  In  ultimo ma non per importanza da osservare se alla disfluenza si associano altre difficoltà nello sviluppo del linguaggio. Se la disfluenza del bambino si prolunga nel tempo, anche per intensità e frequenza  rivolgersi ad un logopedista potrà essere di aiuto al genitore per mettere in atto inizialmente atteggiamenti comunicativi utili a sostenere il bambino, per monitorare l'andamento dei sintomi nel tempo e capire quando è opportuna una valutazione in equipe multidisciplinare.

 

 

 

 

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