A novembre 2019 è stata pubblicata la “Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio” , tale documento nasce come documento per i professionisti del settore e non solo al fine di definire al meglio gli aspetti diagnostici e le potenzialità terapeutiche disponibili relativamente al disturbo di linguaggio, fornendo buone pratiche cliniche. Il gruppo di lavoro formato da un Comitato Promotore e un illustre Comitato Tecnico Scientifico si è riunito cercando di unire l’esperienza clinica quotidiana a quanto presente in letteratura rispondendo ad una serie di quesiti clinici. Quando parliamo di linguaggio in primis bisogno essere a conoscenza di quanto avviene nello sviluppo linguistico tipico, sappiamo che pur evidenziando una notevole variabilità individuale nello sviluppo tipico si osserva un percorso comune. Infatti, non tutti i bambini seguono le tappe di sviluppo tipico del linguaggio, alcuni di essi possono presentare un ritardo , altri uno sviluppo deviante. La Consensus Conference riguardo alla classificazione diagnostica evidenzia come nel DSM-5 si parla di Disturbo del linguaggio mentre nel panorama scientifico clinico e italiano l’etichetta diagnostica più usata è DSL – Disturbo Specifico di Linguaggio. Nel corso degli ultimi anni è stata messa in discussione l’idea che i disturbi linguistici osservati nei bambini siano veramente “specifici” pertanto alcuni autori hanno preferito usare la definizione di “Disturbo Primario di Linguaggio” o più semplicemente “Disturbo di Linguaggio”. I disturbi di linguaggio e di comunicazione costituiscono il disordine dello sviluppo più frequente in età evolutiva ed è stato dimostrato inoltre che il disturbo di linguaggio si associa ad un elevato rischio di difficoltà a livello di apprendimento scolastico . Alla luce di questo risulta quindi rilevante l’identificazione precoce dei bambini con ritardo nello sviluppo del linguaggio e con disturbo primario del linguaggio al fine di ridurre il rischio di successive difficoltà ma, anche di garantire a questi bambini la possibilità di comunicare e relazionarsi in modo adeguato con gli altri. Il documento di consenso oltre a questo a messo in evidenza come l’accuratezza diagnostica in bambini in età prescolare con DPL ( Disturbo primario di linguaggio ),sia oggi una sfida e una necessità fondamentale sia per i clinici che per i ricercatori.

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