
In ambito psicologico recenti studi hanno dimostrato che l’essere umano e quindi il neonato nasce predisposto all’ intelligenza numerica. Se parliamo di intelligenza numerica intendiamo in modo semplice la comprensione del mondo che ci circonda in termini di numeri e di quantità. I neonati e i bambini di pochi mesi infatti sono in grado di percepire la numerosità di un insieme visivo di oggetti in modo immediato senza bisogno di contare. Per capire di che cosa si tratta facciamo un esempio: un neonato in braccio alla mamma sa perfettamente che lei è 1. Se arriva nella stanza il papà non saprà chiamarlo per nome ma saprà riconoscere che è 1 diverso da 1 “mamma”. Gli studi ci hanno dimostrato quindi che l’intelligenza numerica è innata ma questa capacità può essere potenziata e sviluppata fin da quando i bambini, i nostri figli sono molto piccoli. L’uomo prima ancora di imparare a parlare, nella storia e nel suo cammino evolutivo ha dovuto imparare ad interpretare il mondo attraverso la quantità. Se pensiamo alla scolarità oggi, si ha la tendenza a stimolare l’intelligenza numerica dei bambini solo con l’ingresso alla scuola primaria attraverso un apprendimento prevalentemente di tipo formale. Come abbiamo detto però l’intelligenza numerica è già presente nel bambino più piccolo perché è una capacità innata. Ma e possibile potenziarla? Si, infatti studi in ambito clinico ci hanno dimostrato che i bambini meno stimolati hanno maggiori probabilità di avere difficoltà nel percorso scolastico in ambito matematico. La letteratura scientifica concorda in quanto è doveroso non lasciare la cognizione numerica al solo sviluppo spontaneo ma utilizzare e mettere in atto strategie educative ed interventi adatti a potenziarla. Come risulta fondamentale l’ambiente per favorire lo sviluppo del linguaggio lo è anche per il mondo dei numeri e della quantità. Detto questo, la più potente stimolazione che può essere fatta e quella del genitore che fin da piccolo può stimolare il bambino nelle attività e nelle routine quotidiane …impariamo con i nostri figli a guardare insieme il mondo che ci circonda che è fatto di numeri e di quantità. Facciamo qualche esempio per capire meglio come possiamo aiutare i nostri figli fin da piccoli e potenziare lo sviluppo dell’intelligenza numerica. Con un bambino dai 12 ai 24 mesi posso giocare nel momento della pappa un pezzetto di mela, tre pezzetti di pera…invitare il bambini a identificare dove è di più e dove è di meno anche nel gioco ad esempio: dove sono di più coccinelle ? Dove sono di meno? Successivamente potrò introdurre attività per il concetto di conteggio Quanti bambini ci sono? Il bambino anche a livello linguistico intorno ai 28 mesi produrrà le prime parole numero che inizialmente utilizzerà come “semplici parole”, ma che daranno i primi strumenti concettuali attraverso cui sviluppare i diversi aspetti della realtà in termini di quantità. Molte di queste attività fanno parte di un materiale consigliato: Intelligenza numerica nella prima infanzia - 18-36 mesi- Erickson (Daniela Lucangeli- Silvana Poli- Adriana Molin). Attraverso questo percorso i bambino sollecitati da un adulto apprendono a stabilire relazioni tra grandezze diverse dal più grande al più piccolo… differenziano piccole numerosità di più di meno, tanti uno solo …. Formulando così semplici ragionamenti che permettono di potenziare i precursori del conteggio e delle operazioni aritmetiche. La professoressa Daniela Lucangeli , docente di Psicologia dello sviluppo presso l'Università degli Studi di Padova, esperta di psicologia dell'apprendimento e autrice di numerosi contributi di ricerca e di intervento nell'ambito dell'apprendimento matematico, in molti interventi e contributi scientifici sottolinea come oggi non è più possibile ignorare quanto sono potenti i primi cinque anni di vita sulla cognizione numerica. In questo periodo si strutturano, fin dalla nascita, comparazione, ordine stabile, cardinalità, corrispondenza biunivoca, successione… Nel favorire lo sviluppo dell’intelligenza numerica è fondamentale che genitori, educatori insegnanti, abbiamo presente la differenza tra ciò che il bambino sa fare da solo e ciò che è in grado di fare con l’aiuto ed il supporto di una persona più competente ….la “Zona di sviluppo prossimale”. Vygotskij parlava infatti di zona di sviluppo prossimale che misurava il differenziale fra ciò che un bambino sa fare da solo e ciò che sa fare se aiutato. In quest’ottica educatori e insegnanti devono riconoscere le “finestre evolutive”, cioè i tempi in cui il cervello ha compiti di sviluppo speciali, proprio nel periodo di massima plasticità dello sviluppo neurale, quindi nei primi anni di vita, le finestre evolutive da un lato sono di dominio, dall’altro sono molto plastiche. Nel ruolo di insegnanti, genitori ed educatori pertanto dobbiamo inserire attività adeguate allo sviluppo del bambino, le finestre evolutive devono essere il punto di partenza non possiamo basarci esclusivamente sull’età del bambino rischiamo altrimenti di chiederli cose che ancora non è pronto a fare. La Professoressa Lucangeli sottolinea l’importanza di questo periodo così ricco di potere di modifica ma se noi non agiamo o peggio ancora agiamo male…. ecco che noi perdiamo potenziale nei bambini. Dobbiamo lavorare con i bambini, fin da piccoli per supportare le funzioni e costruire un architettura di base che poi lo sorreggerà per tutta la fase della scuola. Risulta importante accompagnare i bambini fin da piccoli non solo nel mondo delle parole ma anche nel mondo dei numeri e della quantità da genitori con attività nella vita quotidiana, dove i numeri e le quantità sono sempre presenti e da educatori ed insegnanti con una didattica che favorisca lo sviluppo dell’intelligenza numerica, a partire dall’asilo nido e dalla scuola dell’infanzia.
Bibliografia per approfondire:
- Daniela Lucangeli, Angela Iannitti, Marta Vettore :Lo sviluppo dell’intelligenza numerica -Carocci Editore.
- Brian Butterworth: Numeri e Calcolo Erickson
- Daniela Lucangeli, Adriana Molin, Silvana Poli: Intelligenza numerica nella prima infanzia 18-36 mesi -Erickson
- Daniela Lucangeli, Adriana Molin, Silvana Poli: L'intelligenza numerica - Volume 1 Abilità cognitive e metacognitive nella costruzione della conoscenza numerica dai 3 ai 6 anni-Erickson
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